Bisogna prendere coscienza

Io penso che prima di tutto, per risolvere un problema, va presa coscienza di avere un problema. Abbiamo tirato fuori dei dati da maggio dello scorso anno e c’è una ripetitività sia negli indici di efficienza tecnica sia negli indici di efficienza fisica del ripetersi di certe situazioni. Una squadra che gioca con un indice di efficienza tecnica di 93, che è una partita Champions, e che la partita dopo ti va a 87, che è una bassa serie B. Questo si è ripetuto diverse volte in questo periodo di tempo. Il fatto di portare dei numeri a conoscenza dei giocatori, dei numeri di un così ampio periodo, è già una presa d’atto dell’esistenza del problema, da lì ci si può cominciare a lavorare. Però penso che il primo passo sia la presa d’atto di questa incapacità di rimanere costantemente su certi livelli, o vicino a certi livelli, perché chiaramente non è che il 93 deve essere 93 con stabilità, quello è impossibile, però la differenza così è troppo troppo evidente. I ragazzi penso che abbiano preso coscienza di questa problematica e si comporteranno di conseguenza. Il fatto che avvenga poi con squadre, diciamo, di seconda fascia ci deve far prendere coscienza anche che dobbiamo essere un attimo più umili. Così come noi abbiamo buoni giocatori, che per diventare grandi giocatori devono lavorare ancora, abbiamo una buona squadra ma per diventare una grande squadra abbiamo molto lavoro da fare.
Conferenza Stampa pre Lazio-Fiorentina 26 ottobre 2021

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