Caro Diario,
molti si chiedono cosa io abbia da scrivere durante le partite sul mio taccuino, e tutti immaginano che ci siano appuntate le cose da rivedere durante la settimana in allenamento. Nessuno, tranne qualcuno che in panchina è riuscito a spiarmi mentre scrivevo, sa della tua esistenza, io cerco di tenerti il più segreto possibile.
Oggi sono molto emozionato, è il mio ritorno sulla panchina in una partita ufficiale dopo 387 giorni da quel Juventus-Lione di cui non c’è bisogno di parlare ancora. Mi ritrovo qui, ad Empoli, nello stadio che è stato il mio trampolino di lancio per arrivare nel calcio dei grandi, e mi piace pensare che non sia un caso.
Sono passati più di 6 anni dall’ultima partita qui da allenatore dell’Empoli, e da allora è cambiato tutto. Ho avuto il piacere di essere riaccolto tra le mura del Castellani due volte, ma con lo scudetto del Napoli sul petto. La prima il 13 Settembre 2015 con la partita che è finita 2-2, un punto che doveva essere poco per il Napoli, ma sinceramente a me non è dispiaciuto, anzi. Ho dovuto aspettare fino al 19 Marzo 2017 per un’altra bellissima sfida, molto combattuta e vinta da noi 2-3.
Ora sta per iniziare la mia nuova avventura con la Lazio, la prima di questa nuova stagione di Serie A contro la prima squadra che ho allenato in questa competizione. Mi dispiace per tutti i tifosi dell’Empoli, ma stasera voglio vincere e ce la metterò tutta per soddisfare i laziali.
Sta per finire lo spazio in questa pagina, per ora può bastare, scriverò qualcosa alla fine della partita…
L’arbitro ha appena fischiato la fine della partita e qui non voglio scrivere molto sull’aspetto tecnico della gara. Il risultato è quello che speravo, anche se la partita è stata molto difficile sotto tutti i punti di vista. So che questo risultato non incrinerà il mio rapporto con la gente di Empoli, perché come io sono rimasto molto legato a loro, loro provano ancora molto affetto nei miei confronti.
È finita la prima pagina di questa mia nuova storia con la Lazio, alla prossima settimana…