Partirei dalla definizione della Treccani:

sarrismo (Sarrismo) s. m. La concezione del gioco del calcio propugnata dall’allenatore Maurizio Sarri, fondata sulla velocità e la propensione offensiva; anche, il modo diretto e poco diplomatico di parlare e di comportarsi che sarebbe tipico di Sarri.

Praticamente il sarrismo è una filosofia. Ma cos’è una filosofia? Chiediamo ancora aiuto alla Treccani:

filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. Insieme di principî e di presupposti teorici sui quali una persona o un gruppo di persone fonda la propria concezione della vita.

Se quindi il sarrismo è, come in effetti è, una filosofia che ha fra i suoi principi il bel gioco ed il modo diretto e poco diplomatico di parlare e di comportarsi qual è la panchina ideale sulla quale dovrebbe sedersi il suo fondatore? La risposta è naturale, viene da sé: Maurizio Sarri è l’allenatore ideale di una squadra il cui pubblico ami il bel gioco e la cui tifoseria si sia sempre comportata in modo poco conformista, pagandone spesso le conseguenze: la Lazio!

Il popolo biancoceleste è fin troppo esigente in termini di estetica del risultato, dalle tribune dello stadio Olimpico si sono sollevate polemiche nei confronti dei più grandi campioni che hanno vestito la sua gloriosa maglia ma, al contempo, la stessa gente ama il personaggio scomodo, ama andare controcorrente, ama difendere le famose “cause perse”.

Con questi presupposti nasce www.sarrismo.it, il diario dell’incontro di un allenatore scomodo e di un popolo scomodo o, se preferite, di un allenatore divertente e di un popolo goliardico o, ancora,  di un allenatore verticale e di un popolo con la schiena dritta.

Quando si incontrano personalità così forti può succedere di tutto, non abbiamo né vogliamo garanzie: potrebbe essere amore a prima vista o scontro frontale. Noi saremo qui a raccontarvelo.