Galatasaray Lazio 1 a 0

Caro Diario,
inizia l’avventura europea con l’aquila sul petto, con molta voglia di riscatto dopo la brutta prestazione a Milano. La mia ultima esperienza internazionale con la Juventus in Champions League non è andata nel migliore dei modi, la sconfitta con il Lione mi ha portato alla quasi piacevole disoccupazione.
Oggi è giovedì, il giorno della settimana che significa Europa League, una competizione della quale ho ricordi molto più piacevoli. Nella stagione 2015-2016, la prima con il Napoli, feci il mio debutto in questa competizione, passando facilmente il girone con sei vittorie su sei. Con un po’ di amarezza fummo eliminati ai sedicesimi dal Villareal e, dopo un’eliminazione agli ottavi di Champions League per mano del Real Madrid e una brutta figura al girone dell’anno successivo, ci ritrovammo nuovamente alla fase finale dell’Europa League. Un sorteggio non facile ci mise davanti il Lipsia, che riuscì a passare il turno a nostro discapito solo grazie alla regola dei gol in trasferta. L’anno dopo cominciò la favola col Chelsea, che si concluse con la vittoria della manifestazione in finale contro l’Arsenal per 4-1.
841 giorni dopo sono pronto a rappresentare un’altra città in questa competizione, in un girone molto difficile e con una squadra nel mezzo della fase di costruzione. Come ho già detto nelle interviste non voglio fare una brutta figura, quindi non snobberò questo torneo e metterò sempre in campo la migliore formazione possibile.
È impressionante la bolgia creata dai tifosi turchi, nonostante lo stadio sia pieno solo al 50% è molto difficile parlare con un collega anche solo ad un metro di distanza, bisogna avvicinarsi e parlarsi nell’orecchio. Questo potrebbe metterci molto in difficoltà nel caso in cui le giocate dei calciatori del Galatasaray esaltassero il pubblico che potrebbe intimorire i miei ragazzi.
Sta per iniziare la partita e sono molto concentrato sull’obiettivo, vincere per scrollarci di dosso le critiche che ci sono arrivate in questa settimana. Vedo la squadra leggermente più fiduciosa stasera, sperando di non sbagliarmi ti metto un po’ da parte caro Diario, con l’intenzione come sempre di riprenderti dopo la partita.
Triplice fischio ed eccomi qui, come sempre, a scriverti per sfogarmi condividendo con te i miei pensieri. Ora provo emozioni contrastanti, sono molto amareggiato ma sotto sotto c’è una piccola luce di contentezza che cercherò di far risplendere il più possibile durante le interviste postpartita. La squadra si è comportata molto meglio rispetto a domenica e si vedono dei piccoli passi in avanti verso la mia idea di calcio, vedo molto potenziale per il futuro. C’è da migliorare soprattutto in fase di non possesso, ma col tempo arriveranno ottimi risultati. Credo che il pareggio fosse un risultato giusto per quello che si è visto durante la gara, ma abbiamo pagato un grosso errore che non è da attribuire solo a Strakosha.
Spero vivamente di tornare alla vittoria domenica all’Olimpico, tra la nostra gente, contro il Cagliari alla prima di Mazzarri, anche se si sa che non è mai facile contro un allenatore appena arrivato.
Mi rendo conto ora di aver finito lo spazio su questa pagina, scusa Diario se ti ho annoiato tra ricordi del passato ed emozioni del presente, ma avevo mille pensieri in testa. Ti saluto, sperando di tornare presto a gioire come prima della sosta, a domenica…

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