Qualcuno penserà che siamo scemi, i più clementi ci daranno dei pazzi o, forse, dei visionari con manie di persecuzione.
Ma noi non siamo scemi (anche se spesso ci piace farlo) né, tantomeno, soffriamo di manie di persecuzione.
Noi certi venti li riconosciamo ormai sin dai primi aliti. Conosciamo bene questa città, ci viviamo da più di cinquant’anni. Abbiamo sviluppato una sorta di sesto senso che ci fa percepire con incredibile precisione l’aria che tira.
La brutta sconfitta con il Milan, le due giornate di squalifica al Mister – giuste non giuste, ne parleremo più avanti – sono solo propellente per il vento della “rinascita”. Perché per raccontare la favola di Cenerentola c’è bisogno di una matrigna cattiva, e più è cattiva la matrigna e più si staglia, in tutta la sua bellezza, Cenerentola.
E noi, in quanto a matrigne, non ci facciamo mancare niente! C’abbiamo il Presidente più antipatico del globo terracqueo (però mentre gli altri accumulano centinaia di milioni di buffi senza vincere una mazza, lui, con i conti in ordine, qualche trofeuccio ce lo ha fatto gustare), abbiamo il direttore sportivo che pensa più a lavorare che a fare public relations con i giornalisti e adesso, per completare il trio, abbiamo tolto di mezzo l’allenatore bimbo, sempre accomodante, e ci abbiamo messo un orco bestemmiatore e molestatore di bimbi innocenti belgi, belghi un bimbo del belgio (cit.). Una catastrofe.
E Cenerentola? Lì va tutto bene. I milioni di buffi sono sempre tanti, ma è arrivato un allenatore che è un gentleman proprietario di cavalli (cit.). Sì, direte voi, li ha offesi e insultati a più riprese quando era nemico. Che c’entra? Adesso corre come un bambino sotto la loro curva e, soprattutto, quando fa le interviste non è sgraziato e sempre polemico come il Nostro ma, al contrario, è sempre prodigo di complimenti per lo sfigato di turno che ha battuto. E poi vuoi mettere? Di 1000 partite ne ha fatte 5 con loro (il 5 per mille, appunto) ma è come se fosse stato sempre qui. Il classico predestinato.
Tornando alla squalifica, ed ai suoi motivi, non possiamo tacere sul fatto che di tarantelle in campo alla fine della partita se ne sono viste a centinaia e che mai, se non in casi gravissimi, si è arrivati a due turni di squalifica. Siamo sicuri che, prima o poi, ci cascherà anche il predestinato e allora dagli all’ingiustizia dagli alla persecuzione, non sono escluse interrogazioni parlamentari. Ce lo sapremo ridire.
Intanto il Nostro viene etichettato come “Allenatore di paese” che, se non fosse pronunziato con quella forma sprezzante di superiorità, sarebbe pure un complimento. Ma tant’è, lui sarà un giornalista di città.
Allora lasciateci in pace con i nostri mostri, non siamo forse noi i peggiori tifosi della Via Lattea (la galassia che ci ospita)?
MY TiME iS OFF