Scrivo queste poche righe ispirate da un nostro assiduo lettore (spero che il direttore voglia aprire una rubrica da lui curata).

Si tratta del mio amico PANTOSOFO (definizione: “tuttologo, chi vanta una conoscenza enciclopedica, saccente”) detto anche “Er pantofola” che segue costantemente la sua Lazio dal divano di casa. Un po’ ficcante ma molto annoiato!!!

Avremmo voluto buttarci sulla tastiera subito, immediatamente, con il cadavere ancora caldo…

Ma siamo saggi e sappiamo attendere!!! (Se leggete queste poche righe, al momento giusto, seguite i link di riferimento).

Bertrand Arthur William Russell, è stato un filosofo, logico e saggista britannico.

Conosciuta era la sua antinomia, il famoso paradosso del barbiere che riassumiamo:

In un villaggio vi è un barbiere che rade tutti e solo gli uomini del villaggio che non si radono da soli. Domanda: il barbiere si rade da solo? Se la risposta fosse “sì” ci sarebbe contrasto con la premessa (rade solo gli uomini che non si radono da soli) se fosse “no” dovrebbe essere rasato dal barbiere che però è lui stesso! Siamo in presenza di una contraddizione.

Con qualche virtuosismo potremmo riallacciarci al “paradosso del mentitore” ovvero ad un’affermazione che nessuno riuscirà mai a dimostrare se sia vera o falsa ed alla soluzione prospettata dal nostro amico Aristotele:

Chi usa una frase paradossale riferendosi a sé stesso – frase senza soluzioni del tipo “io sto mentendo”

o “io sono sportivo” (ndr) (1)

o “io avrei fatto come Bielsa”  (ndr) (2) (3)

non dice letteralmente nulla e la sua affermazione deve essere cancellata perché è senza senso, è una contraddizione.

Ci scusiamo ma il paradosso del mentitore trova collocazione in “logica” ovvero nello studio del ragionamento, dell’argomentazione e serve per definire la correttezza dei procedimenti del pensiero.

Il paradosso è riferito agli attori in scena lo scorso week end, la logica no!!!

Su suggerimento del PANTOSOFO dal vostro…