Mi piacerebbe essere Archimede Pitagorico, sì proprio lui, l’inventore pazzo di Paperopoli. E sapete cosa vorrei inventare? Una specie di “macchina del tempo contrario” in grado di tornare indietro nel tempo, far andare le cose “al contrario” in una specie di mondo parallelo, per poi tornare al normale corso del tempo mantenendo però nelle persone la coscienza di ciò che è accaduto in entrambi i casi.
Concetto troppo complicato? Provo a farvi un esempio.
Tornerei all’inizio del secondo tempo di Atalanta Lazio. Al 74’, invece di far segnare Ciro Immobile – il divino – farei andare in vantaggio l’Atalanta con un meraviglioso gol di stinco di de Roon.
Nel mondo al contrario, a quel punto, la Lazio si sarebbe orgogliosamente gettata in avanti alla ricerca del pareggio.
Al 90’, mentre Musso, con tutta la calma del caso, si stava accingendo a rimettere il pallone dal fondo, una pioggia di oggetti lo raggiungeva dalla curva dei Laziali. L’arbitro Guida lo ammoniva e si girava immediatamente, perché lì non c’era niente di importante da guardare (mi ha fatto ricordare il comportamento di Irrati in Lazio-Inter che, invece di guardare la rissa, correva spensierato verso il centro del campo).
A quel punto una moneta, sempre scagliata dai Laziali, colpiva Musso in testa.
Musso, sportivamente, si rimetteva in piedi e continuava a giocare.
Al 94’ Immobile, con la sua straordinaria generosità, pareggiava.
Voi potete anche lontanamente immaginare cosa sarebbe successo?
Nemmeno la mia fervida immaginazione mi consente di descriverlo.
Per tutto il dopo partita non si sarebbe parlato d’altro che della monetina e della violenza dei tifosi Laziali.
Gasperini, sollecitato dai giornalisti, avrebbe parlato solo della monetina, con un piccolo – brevissimo – accenno al fallo di mano di Bastos.
Gravina sarebbe intervenuto in mondovisione per stigmatizzare Lotito, la Lazio ed i terribili Laziali che non si possono nemmeno definire tifosi.
Il martedì la legge di bilancio sarebbe passata il secondo piano e, a camere riunite, si sarebbe parlato del gravissimo problema della monetina tirata dai tifosi della Lazio.
Finalmente il mercoledì si sarebbe tranquillizzata l’opinione pubblica, naturalmente scandalizzata da tanta violenza, con la durissima sentenza del giudice sportivo che avrebbe comminato il 3 a 0 a favore dell’Atalanta – scontatissimo – e 11 punti di penalizzazione alla Lazio, oltre alla squalifica della curva Nord fino al 2030.
Inutile dire che l’autore dell’infame gesto sarebbe stato braccato e condannato, insieme ai tifosi seduti fino a 7 seggiolini di distanza, ai lavori forzati.