La parodia degli ignavi – “Non ragioniam di loro ma guarda e passa”

Dopo aver attraversato la porta che conduceva tra i dannati (la perduta gente) nella città dell’eterno dolore, confine dove lasciavano ogni speranza coloro che entravano, il figlio chiese al padre cosa fossero quei lamenti che si innalzavano e chi erano quelle persone che soffrivano.

Il padre rispose che erano esseri senza speranza di morire nuovamente perché si trovavano in una condizione che li rendeva invidiosi e quindi ansiosi anche di ottenere qualsiasi altro castigo.  Nessuno vorrà ricordarsi di loro e anche la misericordia divina li emarginerà!

Non ragioniam di loro ma guarda e passa”.

Papà ma noi parliamo di calcio!!! Ho fatto un sogno!!!

Chi è questa gente perduta? Questi soggetti condannati ad inseguire per l’eternità una bandiera bianca?

Figliolo, sono gli ignavi, i mediocri, i tristi, coloro che non prendono mai posizione! Coloro che magari durante una chiacchiera con milioni di spettatori inducono chi li ascolta al disprezzo verso un ragazzo (che per inciso non ha bisogno di essere difeso, parlano i numeri per lui) che appartiene ad una realtà scomoda, diversa, non conforme (figliolo avremo modo di parlarne, questa realtà si chiama lazialità), per poi tornare contro i loro stessi orientamenti e definire esagerati quegli attacchi che avevano sostenuto e provocato.

Non ragioniam di loro ma guarda e passa”

Figliolo, sono quelli che pur avendo un incarico, un microfono, una penna o un computer, insomma un lavoro che potrebbe orientare le opinioni e quindi  imporrebbe la “terzietà” (concetto attribuibile ad un giudice in una lezione di filosofia del diritto) invece in maniera subdola, velatamente, portano avanti le loro “conformi” certezze, salvo poi confutarle e contraddire sé stessi.

Non ragioniam di loro ma guarda e passa”

Sono l’opposto di quel tale, Antonio, non un ignavo ma un guappo, che mentre esprime un concetto è convinto di ciò che afferma ma non ricorda ciò che è stato e rimpiange quel che avrebbe potuto essere.

Non ragioniam di loro ma guarda e passa”

Tutti questi sono soggetti che non ci piacciono, sono soggetti – come direbbe il grande filosofo Franco Scoglio – “ad minchiam”… e 

Non ragioniam di loro ma guarda e passa”

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