Lazio Roma 3 a 2

Caro Diario,

Siamo già arrivati alla sesta giornata e ciò vuol dire derby, estratto presto nel calendario di quest’anno.

In conferenza stampa mi sono tolto qualche sassolino dalla scarpa riguardo alle critiche mosse contro me e la squadra.

Si sente la tensione nell’aria da domenica scorsa, quando inizia con un piccolo fastidio allo stomaco fino a diventare logorante in questi attimi prima della partita.

Tutta la città si ferma con lo sguardo rivolto verso l’Olimpico e si sente la responsabilità che abbiamo sulle nostre spalle.

Queste partite sono uno dei motivi che rendono questo lavoro il migliore del mondo, ma sta a noi vivere serate piene di gioia, gratitudine e affetto oppure piene di tristezza, rimpianti e risentimento.

Il secondo big match della stagione, il più sentito per i tifosi, dopo la sconfitta a Milano sbagliare oggi è impensabile.

Probabilmente loro arrivano meglio a questa partita, con il morale più alto visti i risultati leggermente migliori dei nostri, ma più vai in alto e più rumorosa è la caduta.

Sale sempre di più l’ansia, sta per iniziare la partita, dal confronto con i giocatori avvenuto nello spogliatoio sono fiducioso perché li ho visti molto carichi e determinati.

Ho percepito la voglia di onorare la maglia e i tifosi, per questo ho deciso di farmi un po’ da parte dando più libertà ai giocatori per non bloccarli troppo in modo che esprimano in campo questi sentimenti.

Guida fischia la fine del primo tempo e dopo 25 minuti perfetti che ci hanno portato sul 2-0 loro sono usciti fuori e, dopo qualche traballamento difensivo, li abbiamo fatti rientrare in partita con un calcio d’angolo.

Non dovevamo prendere questo gol che ora rimette tutto in discussione, è come se la partita iniziasse ora. Rientriamo in campo, con l’obiettivo di ricominciare come l’inizio del primo tempo e chiudere la partita il prima possibile.

FINITAAAAAAA!!!!!!!! ABBIAMO VINTOOOOOO!!!!!!!

Mamma mia che emozioni, il loro rigore inesistente non ci butta giù e riusciamo a ottenere i 3 punti con il cuore e con tanto sacrificio.

Dopo il triplice fischio si è liberata tutta la tensione nostra e dei tifosi che si è trasformata in una discoteca sotto la Curva Nord.

In mezzo al campo faccio un giro su me stesso per vedere bene tutti gli spalti e dopo tutti i laziali che gridano saltano e cantano guardo verso la triste Curva Sud che si sta svuotando in fretta e furia.

Ancora non ci credo, non pensavo potesse essere così bello.

Questa sarà sicuramente una delle pagine più felici di questo mio viaggio con l’aquila sul petto, ma anche sul braccio, sperando di raggiungere di nuovo questo livello di euforia e magari superarlo.

Nel mezzo di un vortice infinito di emozioni ti saluto Diario mio, in questo momento non importa altro che la vittoria, non si può far altro che festeggiare.

Alla prossima partita, che ora non riesco neanche a pensare quale sarà…

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