Lokomotiv Lazio 0 a 3

Caro Diario,
dopo aver fatto resuscitare la Juventus, subito abbattuta dal Chelsea, e dopo le prese in giro da parte dei tifosi torinesi, anzi in maggioranza calabresi, mi sono subito concentrato sul mio percorso con la Lazio.

Durante le riunioni di squadra in preparazione alla partita ho parlato chiaramente ai ragazzi: io non voglio snobbare l’Europa League, ma sono consapevole che tanti impegni ravvicinati siano molto difficili da gestire. Ho chiesto a tutti i giocatori se fossero pronti a combattere su tutti i fronti per raggiungere buoni risultati in tutte le competizioni, sono contento della risposta positiva che mi è arrivata senza esitazione.

Dobbiamo dare il massimo e vincere queste ultime due partite del girone per evitare lo spareggio contro le squadre che scendono dalla Champions League. Possiamo farcela, contro il Lokomotiv all’andata non è stata una partita difficile, a Mosca il clima sarà diverso ma dobbiamo far valere la nostra tecnica. Bisogna rimanere concentrati, non pensare alla partita con il Napoli o a quella contro il Galatasaray dando per vinta la gara di stasera.

Cerco di mantenere alta l’attenzione dei giocatori all’interno dello spogliatoio, le indicazioni tattiche le sanno già, ora sta a loro raccogliere i frutti del lavoro che abbiamo fatto in questi giorni. Qui in panchina ho freddo anche io, spero che l’adrenalina per la partita mi riscaldi un po’ così da non congelare. Le due squadre entrano in campo, devo salutarti amico mio, a dopo…

Il quarto uomo ha appena alzato la lavagnetta che segnala 4 minuti di recupero, io iniziò già a scriverti per non perdere tempo dopo la fine della partita. Il primo tempo è stato quasi noioso, loro hanno lottato su ogni pallone e ci hanno menato come fabbri, impedendoci di esprimere il nostro gioco.

Nella seconda metà della partita, anche grazie all’ingresso di Pedro, abbiamo gestito meglio la palla e abbiamo trovato più giocate interessanti che ci hanno permesso di andare in vantaggio. Come ho definito il primo rigore assegnato alla Juventus un “rigorino”, il secondo che ci ha concesso l’arbitro stasera non lo chiamerei in un modo diverso.

Tralasciando le decisioni arbitrali, abbiamo ampiamente meritato la vittoria, vincendo con poche difficoltà e nessuna incertezza, per questo sono soddisfatto della mia squadra. Ora possiamo guardare avanti, dobbiamo continuare così per le prossime partite decisive per delineare il corso della nostra stagione. Con la fine della partita finisce anche la nostra chiacchierata di stasera, non ti nascondo però che già sento l’emozione per la partita contro il Napoli, a domenica Diario…

 

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