Un girone da Champions

Quando oggi, alle 12.36, è uscita l’ultima squadra del girone E della prossima Europa League qualcuno avrà pensato, per un momento, che la nostra Lazio si fosse qualificata alla Champions invece che alla vecchia Coppa Uefa.
SS Lazio (6), Lokomotiv Moscow(6), Olympique de Marseille(10) e Galatasaray(16): in tutto 38 partecipazioni alle fasi a gironi della UEFA Champions League. Sicuramente un girone di ferro. Ma non è l’unico. A dire il vero con la nascita della Conference League il livello della Coppa Uefa si è notevolmente alzato, e la cosa ci fa piacere.

Proviamo ad immaginare gli incontri che ci aspetteranno analizzando i tecnici dei nostri avversari:

Marko Nikolić (Lokomotiv Moscow)
Immagine da Wikipedia

(Belgrado, 20 luglio 1979)

Utilizza il modulo 442 che diventa facilmente un 4321 a seconda della posizione del loro gioiello: Anton Miranchuk (fratello gemello di Aleksej, il fantasista dell’Atalanta).

Curiosità: Mister Nikolić nel 2016, allenatore dell’Olimpija Ljubljana, sale agli onori delle cronache per l’esonero conseguente ad un insulto razziale (“black idiot”) rivolto al suo attaccante Eleke, reo di aver perso tempo ad esultare dopo il pareggio al 93mo con lo Zavrc invece di accelerare la ripresa del gioco per cercare la vittoria.

Jorge Sampaoli (Olympique de Marseille)
Immagine da Wikipedia

(Casilda, 13 marzo 1960)

Seguace del Loco Bielsa, dal quale ha mutuato il famoso 3313, col passare del tempo è divenuto meno fondamentalista. La ricerca continua della verticalità si è addolcita con un gioco di posizione e il pressing ultra offensivo ha lasciato spazio anche all’attesa sotto palla.
Con il Marsiglia gioca un 343 che, all’occorrenza, si trasforma in in 3421.
Da verificare le condizioni di Milik (ex Napoli): operato al ginocchio sinistro alla fine della stagione scorsa doveva rientrare per la preparazione ad agosto, ma difficilmente sarà disponibile prima della fine di settembre.
Stella del Marsiglia è il fantasista Payet colpito domenica da una bottiglietta a Nizza. Il trequartista ha rispedito al mittente la bottiglietta e i tifosi del Nizza hanno invaso il campo. Payet malmenato e partita interrotta.
Da segnalare la presenza di tre ex romanisti nel Marsiglia: Gerson, Under e Pau Lopez.

Fatih Terim (Galatasaray)
Immagine da Wikipedia

(Adana, 4 settembre 1953)

Vecchia conoscenza del nostro calcio, ha allenato Fiorentina e Milan senza grandi fortune raccogliendo, in entrambi i casi, l’esonero.
Anche se la storia fra Firenze e Milano fu completamente diversa. A Firenze Terim propose un 4312 ultraoffensivo: con i terzini (Torricelli e Vanoli) che spingevano molto e le mezze ali che stringevano e gli interni di centrocampo (Di Livio e Rui Costa) che si buttavano in appoggio alle punte. Terim porta la Viola in finale di Coppa Italia ma il vulcanico presidente Cecchi Gori lo esonera e in finale la guida, vincendola, Roberto Mancini.
In Turchia e, in particolare, al Galatasaray ha avuto una grande carriera con la vittoria di 8 campionati, 3 coppe e 4 supercoppe di Turchia che gli hanno fatto guadagnare il soprannome “Imperatore”.
Il capitano del Galatasaray è il nostro mitico Fernando Muslera, che ebbe un inizio disastroso con la nostra Lazio (5 gol presi dal Milan il 7 ottobre 2007 con una serie incredibili di errori) ma che comunque si congedò 4 anni più tardi con una Coppa Italia (rigore parato a Cassano e Campagnaro) e una Supercoppa Italiana.

Per quanto riguarda la Lazio ci vogliamo affidare alle parole di Mister Sarri nel giorno della sua presentazione a Formello: “Preferisco scoppiare a marzo piuttosto che fare le figure di merda in Europa.”

Bravo Mister, sappiamo che sarà durissima ma l’importante è non fare figure di merda.

Condividi questo post